ISO: Net zero e greenwashing. Che novità ci sono?
L’ISO (International Organization for Standardization) è la principale organizzazione per la definizione di standard tecnici internazionali.
Recentemente ha presentato le prime linee guida a livello mondiale per il raggiungimento del Net Zero.
Che significa Net Zero?
Net Zero consiste nell’obiettivo di raggiungere “emissioni nette zero” di gas serra.
Imprese e investitori privati, però, necessitano di definizioni univoche per poter approcciare in maniera decisa al raggiungimento del Net Zero entro il 2050.
Il documento stilato da ISO, quindi, risponde a queste esigenze e si candida a diventare uno strumento importante per frenare il greenwashing.
Molto spesso, infatti, azioni di greenwashing sono causate dalla presenza di iniziative di decarbonizzazione volontarie e non allineate tra loro nei processi.
Cosa cambia con la guida ISO?
La guida “Net Zero Guidelines” (IWA 42:2022), per superare questo ostacolo, stabilisce un percorso comune per la definizione di “net zero” e per gli orientamenti attuabili per raggiungere l’obiettivo.
È stata presentata durante la COP 27, tenutasi a novembre 2022 a Sharm El-Sheik.
Il documento recepisce le raccomandazioni contenute nel report delle Nazioni Unite “Integrity matters” pubblicato, infatti, pochi giorni prima.
Non a caso, la stesura delle nuove linee guida Net Zero nasce dalla collaborazione tra ISO, Race to Zero delle Nazioni Unite e Global Innovation Hub dell’UNFCCC.
Difatti, è stato adottato il cosiddetto International Workshop Agreement (IWA): un processo particolare previsto dall’ISO nei casi in cui si renda necessaria un’azione rapida e sia urgente rispondere alle esigenze del mercato.
Il meccanismo prevede un workshop aperto a tutte le parti interessate, lavorando in modo più celere ed evitando i lunghi tempi dei tradizionali comitati tecnici dell’ISO.
Nella fattispecie hanno contribuito più di 1200 tra organizzazioni ed esperti per rendere le linee guida un punto di riferimento efficace e comune per tutti.
Un IWA può esistere per un massimo di sei anni. Infatti, viene riesaminato dopo tre anni dalla sua pubblicazione e può essere ulteriormente elaborato per diventare uno standard internazionale o una specifica tecnica.
Attualmente, dunque, la guida è solo un documento di orientamento, ma non impone obblighi.
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