La DOP ECONOMY è quel segmento del food a Indicazione geografica (Ig) con targa made in Italy, che rappresenta un quinto del valore dell’agroalimentare nazionale.
Dopo un 2020 segnato dalla pandemia, nel quale comunque il settore aveva dimostrato una buona tenuta, il comparto del cibo e del vino DOP raggiunge nel 2021 un aumento del + 16% su base annua.
La DOP ECONOMY e’ record?
Si può affermare che la DOP ECONOMY ha registrato un vero e proprio record quando si è affermata a quota 21% del contributo sul fatturato complessivo del settore agroalimentare, grazie alla collaborazione di tutti i comparti agroalimentari sull’intero territorio nazionale. Anche sul fronte delle esportazioni, si è registrato un importante record per il settore della DOP ECONOMY che, ad oggi, raggiunge circa 10,7 miliardi di euro per un peso pari al 21% dell’intero export agroalimentare.
In particolare, il cibo ed il vino sono i pilastri principali della DOP economy. Soprattutto il vino, negli ultimi anni, ha registrato un aumento della registrazione del marchio DOP IGP.
Come cambia la DOP ECONOMY da NORD a SUD?
Relativamente agli impatti economici delle filiere DOP IGP, il 2021 fa registrare una crescita per 18 regioni su 20, con oltre la metà dei casi che segnano variazioni percentuali a doppia cifra. Le quattro regioni del Nord-Est rafforzano il ruolo di traino economico, superando per la prima volta complessivamente i 10 miliardi di euro.
Salgono anche Nord-Ovest (+10,8%) e Centro (+15,5%).
Particolarmente significativo il dato per “Sud e Isole”, unica area in crescita nel 2020 (del +7,5%), nel 2021 segna un ulteriore +13,2%.
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